Il comun denominatore è per me sempre la cucina.
È un periodo impegnativo… pieno di progetti, di novità, di voglia di fare, di inventare, e di sperimentarsi.
Il comun denominatore è per me sempre la cucina e l’amore che ho per questo aspetto della vita così ricco e pieno di possibilità.
Questo post avrei dovuto scriverlo qualche settimana fa, ma data la premessa so già che mi capirete :-).
Un mese fa ho partecipato ad una serata molto molto bella, “La luna tra le Stelle”, già il nome mi ha conquistata ed il progetto ancor di più. L’azienda Terredavino infatti ha organizzato questa serata insieme ad alcuni fra gli Chef Stellati Veneti che ci hanno preparato alcune prelibatezze (il Vitello tonnato ripieno di tartare di Tonno di Giancarlo Perbellini sarà un un ricordo che mi accompagnerà con delizia per tutta la vita…). TerredaVino per rendere indimenticabile e romantica la serata, ci ha fatto assaggiare dei vini meravigliosi, le cui etichette sono ispirate ai romanzi di Cesare Pavese. Una serata di Luna, Stelle e Poesia…
Un mese fa ho partecipato ad una serata molto molto bella, “La luna tra le Stelle”, già il nome mi ha conquistata ed il progetto ancor di più. L’azienda Terredavino infatti ha organizzato questa serata insieme ad alcuni fra gli Chef Stellati Veneti che ci hanno preparato alcune prelibatezze (il Vitello tonnato ripieno di tartare di Tonno di Giancarlo Perbellini sarà un un ricordo che mi accompagnerà con delizia per tutta la vita…). TerredaVino per rendere indimenticabile e romantica la serata, ci ha fatto assaggiare dei vini meravigliosi, le cui etichette sono ispirate ai romanzi di Cesare Pavese. Una serata di Luna, Stelle e Poesia…
Ho sfoderato la mia conoscenza sull’origine del gorgonzola 🙂
Ho conosciuto anche dei produttori d’eccellenza, tra cui l’Azienda Guffanti che produce dei formaggi a dir poco paradisiaci. Giovanni Guffanti, che porta il suo cognome con grande fierezza, mi ha condotta in una degustazione meravigliosa, tenendo per ultimo un Gorgonzola che mi ha commossa. Mi ha specificato che il loro gorgonzola viene prodotto ancora con la doppia cagliata, ed io ho sfoderato la mia conoscenza sull’origine di questo formaggio che personalmente adoro 🙂
Ci sono tornata così tante volte che, per compassione, Giovanni mi ha donato una fettona infinita di meraviglia… avevo tantissime idee per renderle onore in cucina, ed oltre ad averlo mangiato con uno sciroppo al pepe, con gelatine e marmellatine varie, ho pensato a questa ricetta semplice, colorata e preziosa, perché è con questi colori, che sono i miei preferiti, che ho amato festeggiare uno dei formaggi più buoni mai assaggiati.
Ed ecco Cosa ti preparo per Cena: la ricetta del Risotto con Barbabietola Gorgonzola Guffanti e fave di Cacao
Risotto con Gorgonzola Barbabietola e fave di cacao
Ingredienti
- 350 g di carnaroli
- 1 scalogno
- una barbabietola cotta
- brodo vegetale
- mezzo bicchiere di vino bianco secco
- 8 fave di cacao tostate
- olio extra v.
- 80 g di Gorgonzola
La ricetta passo passo
- Sbucciare lo scalogno, lavarlo a sciugarlo e tritarlo.
- Rosolarlo nell'olio extra v, e mettere a tostare il riso.
- Quando è tostato sfumare col vino, far evaporare e iniziare la cottura con il brodo.
- Quando il riso sarà al dente, frullare la rapa con un mestolino di brodo caldo, aggiungere al riso, togliere dal fuoco e mantecare con il gorgonzola.
- Servire impreziosendo con fave di cacao sbriciolate.
Non amo la barbabietola, ma questo abbinamento di sapori è davvero interessante. Credo che l’omaggio (meritato!!!!! ^_^ ) e ricevuto abbia avuto un perfetto impiego e sia stato interpretato magistralmente. Sei avanti, non c’è altro da aggiungere ^_^
Bravissima Viviana!
Erica cara, grazie! in effetti nella mantecatura di questo risotto la barbabietola gli regala una meravigliosa dolcezza che si fonde perfettamente con il gusto deciso e pungente del gorgo e il lieve amaro del cacao… wow… ma guarda un po’ che recensione che mi è uscita!! ahahahhaha :****
provato stasera…… pero’ con il vialone nano ( e che altro potevo usare :-):-) logicamente a me non e’ venuto bello come il tuo pero’ era bono!
baci
Eli