Gli Gnudi di Verza sono un piatto sfizioso e sano.
Si tratta di una rivisitazione dei tradizionali gnudi agli spinaci, grossi gnocchi tipici della cucina contadina di alcune zone della Toscana come Siena e Grosseto.
Gli gnudi alla verza sono perfetti per una cena vegetariana, ma non vegana. Possono essere consumati al posto della pasta perché danno un buon senso di sazietà.
Gli gnudi di verza sono un piatto sfizioso e facile da preparare ?
L’idea degli gnudi di verza mi è arrivata quasi per caso.
Hai ormai imparato a conoscermi, sai quanto mi piace cucinare e usare ingredienti di stagione e freschi. Tra le verdure perfette per il mese di marzo, non può mancare la verza.
Esistono tanti tipi di verza e con questa ricetta sei libero di scegliere quale utilizzare in base alla vicinanza territoriale, al tuo gusto o alla freschezza del prodotto.
Io ho utilizzato il cavolo verza violaceo di Verona Tardivo, che qui in zona viene chiamato Verza Moretta.
L’ho scelto per la sua unicità e per il suo sapore. Scegli anche tu il cavalo verza che più ti piace e prodotto vicino a te, e modifica tranquillamente questa ricetta.
Dunque, ecco cosa ti preparo stasera per cena: la ricetta degli gnudi di verza.
Ecco la lista di ingredienti che ti serve per preparare i tuoi gnudi di verza. Se hai qualche dubbio sull’esecuzione della ricetta, prepariamola insieme! Su Facebook o su Instagram potrei trovare un video riguardante l’esecuzione della ricetta.
Gnudi di verza
un piatto sano e sfizioso
Ingredienti
- 400 g. verza
- 300 g. ricotta
- 2 uova
- 50 g. parmigiano grattugiato
- 1 - 2 cucchiai di farina per asciugare l’impasto + quella per ricoprire gli gnudi
- Sale q.b.
- Noce moscata
- 1 spicchio di aglio
- Olio extra vergine di oliva
- Burro
- Salvia
- Parmigiano
La ricetta passo passo
- La prima cosa da fare è quella di pulire la verza: appoggia il tuo cavolo verza già sciacquato su un tagliere e togli le foglie esterne dopodiché rimuovi con un coltello anche la parte inferiore, quella più dura. Poi, dividi, per comodità, la tua verza a metà e poi elimina anche la parte centrale del tuo cavolo verza, il torsolo.
- Adesso puoi tagliare quello che ti resta a striscioline sottili.
- Una volta che la verza è pronta bisogna preparare il soffritto in padella: Trita uno spicco di aglio e mettilo a sfrigolare con l’olio extravergine d’oliva a fiamma bassa e attendi qualche secondo prima di procedere al punto 3, in modo che l’olio extra vergine di olive si riscaldi ma non si bruci.
- Adesso è il momento di cucinare la verza: aggiungi in padella la verza tagliata a strisce sottili e insaporiscila con sale e pepe. Se necessario, aggiungi anche un bicchiere d’acqua. Lascia stufare la verza a fuoco molto dolce per mezz’ora.
- La verza è pronta quando è soffice e tenera. Una volta cotta, con un cucchiaio di legno, schiaccia la verza in modo da eliminare il liquido in eccesso e mettila in un contenitore abbastanza capiente da contenere anche tutti gli altri ingredienti.
- Aggiungi alla verza anche le uova, la ricotta, il parmigiano, la noce moscata e la farina. Poi, con una forchetta, amalgama in modo da ottenere in composto omogeneo.
- Adesso che il tuo impasto è pronto, con le mani, preleva un poco del composto e dagli una forma cilindrica: ecco i tuoi gnudi. Dopodiché cospargili con la farina prima di procedere con l’ultima cottura.
- Dopo aver fatto bollire l’acqua salata in una pentola, immergi gli gnudi infarinati e lasciali cuocere per 2 – 3 minuti.
- Nel frattempo, prepara un’altra padella dove far sciogliere il burro e la salvia per creare il caratteristico burro nocciola, fermando la cottura nel momento in cui assume un vivace color nocciola.
- Una volta venuti a galla e scolati, metti gli gnudi in padella con il burro nocciola e servili con una spolverata di parmigiano.
- Se non ci sono vegetariani, gli gnudi di verza possono essere serviti anche con il ragù al posto del burro nocciola.
Curiosità: perché si chiamano gnudi?
Preparando questa ricetta mi sono chiesta: come mai questi gnocchi vengono chiamati gnudi? Il termine “gnudo” viene dal dialetto toscano e la sua traduzione italiana è proprio “nudo”. Gli gnudi sono dei ravioli nudi. Gli gnudi tradizionali (spinaci e ricotta) sono, infatti, nient’altro che il ripieno del raviolo, modellato in un’altra forma.
Se ti piace questa ricetta ti consiglio di provare anche gli gnocchi di zucca!