Se sei un amante della cucina sarda, di sapori autentici e di ricette secolari tramandate di generazione in generazione, non puoi perderti il Mazzamurru. Per prepararlo bastano pochi minuti, un buon sugo di pomodoro e… del pane raffermo! È una ricetta di recupero nata proprio per contrastare lo spreco alimentare e di cui si trovano tracce già dal 1600. Da gustare sia caldo che freddo, è un primo piatto rustico e genuino che incarna l’anima della cucina familiare sarda.
Matzamurru, mazzamurru o mattamurru?
Le origini del Matzamurru risalgono alle antiche usanze contadine della Sardegna: in tempi passati, quando il pane rappresentava un bene prezioso e non poteva essere sprecato, le famiglie sarde inventarono ricette di recupero per riutilizzare il pane raffermo. Nell’antichità nulla veniva sprecato e il Matzamurru era una soluzione semplice e ricchissima: strati succulenti di pane inzuppato nel brodo di vitello o di pecora con sugo di pomodoro e pecorino. Questa ingegnosa ricetta si è diffusa velocemente in tutta l’isola e per questo la troviamo declinata in tanti dialetti: Matzamurru in campidanese, Mazzamurru e Mattimurru in sassarese, Mattamurru in nuorese.
Una ricetta, molte varianti
Ogni famiglia sarda aveva la propria versione del Mazzamurro arricchita da piccole variazioni e segreti culinari. Questa diversità riflette la ricchezza della cultura gastronomica dell’isola che varia da regione a regione: nelle aree costiere potresti trovare versioni di Mazzamurro arricchite con frutti di mare o pesce fresco mentre nelle zone montane varianti insaporite da formaggi e carne. Se vuoi mantenere un primo piatto vegetariano, usa il brodo vegetale, come ho fatto io. Questa pietanza può essere inoltre arricchita anche in base alla stagionalità degli ingredienti: in primavera puoi aggiungere verdure come zucchine, melanzane o peperoni e in inverno, invece, patate o carciofi.
Ed ecco cosa ti preparo per cena: la ricetta del Mazzamurru
Mazzamurru
Ingredienti
- 700 g passata pomodoro
- 1/2 cipolla
- 1 carota
- 1 costa sedano
- 7/ 8 fette pane raffermo
- 100 g pecorino grattugiato
- Brodo vegetale o di carne
- Olio extravergine
La ricetta passo passo
Prepara il soffritto sminuzzando carota, sedano e cipolla. Cuoci per qualche minuto in una padella con olio extravergine di oliva.
Aggiungi la salsa di pomodoro, profuma con foglie di basilico e regola di sale (non esagerare, il pecorino è già salato). Cuoci per 20 minuti.
Nel frattempo prepara il brodo, puoi scegliere se vegetale o di carne.
Immergi il pane raffermo nel brodo caldo e sistema in teglia alternando a strati di salsa e pecorino grattugiato.
Inforna a 180º ventilato per 20 minuti.
Curiosità
La preparazione del Mazzamurru non è solo il risultato pratico del riciclaggio degli ingredienti, ma nel tempo è diventato un simbolo di convivialità e condivisione. Nelle antiche case sarde, la sua preparazione rappresentava un’occasione per riunire la famiglia e gli amici intorno alla tavola, per condividere storie, risate e, naturalmente, buon cibo.
Oggi il Mazzamurro continua a essere una presenza costante sulle tavole sarde, un piatto versatile e adattabile che si presta a infinite interpretazioni, ricco di storia, tradizione e sapore.
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