Chi mi segue sulla newsletter lo sa, la pappa al pomodoro è stata la ricetta che mi ha fatto scoprire l’esistenza dei blog di cucina. È un piatto che racchiude il gusto autentico della tradizione toscana e che mi ha portata fino a qui. Nota per la sua consistenza vellutata e il profumo delle erbe aromatiche, si distingue per la sua capacità di recuperare ingredienti umili e trasformarli in una vera e propria delizia. Nasce infatti come modo di recuperare il pane raffermo, diventando un simbolo di una cucina che celebra la semplicità e la tradizione. A me piace così tanto, da comprare il pane e farlo invecchiare apposta per prepararla!
Un tuffo nel passato
La pappa al pomodoro nasce in Toscana, tra le colline di Siena e Firenze. Nelle case contadine, l’arte di creare pasti saporiti con pochi elementi era una necessità e l’ingegno nel riutilizzare il pane raffermo era comune. La parola “pappa” nel dialetto toscano fa riferimento a una pietanza morbida e cremosa adatta a tutti, compresi i bambini e gli anziani. La vera svolta avviene però nel XVII secolo, quando il pomodoro arriva in Italia. Da semplice pianta decorativa, col tempo si afferma come ingrediente centrale della cucina toscana, soprattutto nelle zuppe e nelle salse, grazie al suo gusto intenso e alla facilità di coltivazione.
La ricetta tradizionale della pappa al pomodoro prevede l’uso di pochi elementi fondamentali: pomodori maturi, pane raffermo (preferibilmente senza sale), olio extravergine di oliva e basilico fresco. Il pane, che rappresenta la base della ricetta, ammollato nel brodo di pomodoro garantisce una consistenza cremosa e omogenea. L’olio extravergine aggiunge morbidezza e intensità, mentre il basilico conferisce un tocco aromatico inconfondibile. Questa semplicità di ingredienti esalta il sapore autentico della cucina rustica toscana, facendo della pappa al pomodoro un vero e proprio comfort food, amato e tramandato da generazioni.
L’uso di pane toscano senza sale è un dettaglio che fa la differenza: l’assenza di sale nel pane fa sì che la pappa al pomodoro mantenga un equilibrio di sapori, in cui il dolce del pomodoro e l’intensità dell’olio di oliva emergono con forza. Questo piatto, che può essere gustato sia caldo sia tiepido, ancora oggi è preparato con orgoglio nella cucina toscana come emblema di una tradizione che celebra il territorio e la sua storia.
Varianti aromatiche e non
Come accade con molte ricette tradizionali italiane, anche la pappa al pomodoro ha numerose varianti, spesso legate a ingredienti disponibili localmente o a diverse erbe aromatiche che ne arricchiscono il profumo. Oltre al basilico, protagonista assoluto della versione tradizionale, la mia ricetta della pappa al pomodoro è arricchita con del timo, ma sono adatte anche rosmarino, salvia e maggiorana. Il timo, ad esempio, dona al piatto un aroma leggermente agrumato, mentre il rosmarino ne accentua la nota terrosa e intensa. La salvia, spesso utilizzata nella cucina toscana, conferisce una freschezza unica che si abbina perfettamente alla dolcezza del pomodoro.
Alcuni chef aggiungono un pizzico di peperoncino o una spolverata di pepe nero per dare al piatto una nota piccante e risvegliare i sapori. Un’altra variazione prevede di completare la pappa al pomodoro in forno. Dopo la cottura iniziale, la pappa viene trasferita in una teglia e cosparsa di parmigiano o pecorino grattugiato, e poi passata in forno fino a formare una crosticina dorata. Una versione perfetta per chi ama una consistenza più croccante e un gusto leggermente tostato.
Che sia una variante o la ricetta tradizionale, è un piatto in grado di sorprendere e soddisfare. Non potevo non dedicargli le prime pagine del libro Cosa ti preparo per cena, una personale raccolta di ricette frutto della mia esperienza.
Ed ecco cosa ti preparo per cena: la ricetta della pappa al pomodoro
Pappa al pomodoro
primo piatto della cucina toscana
Ingredienti
- 800 g di pomodori a pezzi
- 300 g di pane toscano raffermo
- 2 cipolle rosse piccole
- 2 spicchi d'aglio
- 1 l di brodo vegetale
- basilico
- timo
- pepe nero
- olio evo
La ricetta passo passo
affetta finemente le cipolle e mettile a sfrigolare con un filo d'olio in una pentola (preferibilmente di coccio o di ghisa)
dopo qualche minuto aggiungi il timo e fai appassire
togli il timo e metti l'aglio tritato, il pomodoro e metà del basilico
trascorsi 10 minuti, aggiungi il pane raffermo spezzettato e il brodo e prosegui la cottura per circa mezz'ora
a fine cottura versa un giro d'olio e mescola la pappa con una frusta
servi con una macinata di pepe nero, il basilico rimasto e, se vuoi, un ultimo filo d'olio
Curiosità
Questa pietanza è diventata famosa non solo per la sua bontà, ma anche grazie a Gian Burrasca, il giovane protagonista de Il Giornalino di Gian Burrasca, celebre romanzo di Vamba. La pappa al pomodoro diventa simbolo di rivolta contro le ingiustizie della severa collegiata in cui Gian Burrasca si trova. La scena più iconica è quella in cui Gian, stanco del solito cibo insipido servito ai ragazzi, reclama a gran voce la pappa al pomodoro, accompagnato dalla canzone “Viva la pappa col pomodoro”, interpretata da Rita Pavone. Questo brano è diventato un successo nazionale e ha contribuito a rendere la pappa al pomodoro non solo un simbolo della cucina toscana, ma anche di ribellione e autenticità, associandola per sempre allo spirito libero di Gian Burrasca.
La pappa al pomodoro è un ottimo esempio di cucina anti-spreco e la sua sostenibilità è rimasta uno dei suoi aspetti più affascinanti. Questo piatto semplice, ma ricco di storia e sapore, è una delle ricette italiane più amate e simboliche, ideale per chi desidera riscoprire il fascino autentico della cucina toscana e delle sue tradizioni.
Un’altra ricetta utile e deliziosa a base di pane raffermo e pomodoro è il Mazzamurru sardo.